Il SOLEX 2200



Solex  2200 : la bicyclette qui roule et monte toute seule


GIUGNO 1961



La bicicletta che va e sale da sola


velosolex : il n'y a plus de Pyrénées


- Nuovo motore più potente: 3000 giri al minuto

- Dispositivo antidisturbo

- Nuova calotta del filtro dell’aria, di colore nero e con la sigla S 2200

- Nuova testata con la candela posizionata verticalmente, a partire dall’Ottobre
1962

- Nuovo manubrio con comando sincronizzato della leva del freno anteriore
che aziona contemporaneamente anche il gas.


VELOSOLEX PER 348 FRANCHI A CREDITO 1 FRANCO AL GIORNO !


Il Solex S 2200 è stato commercializzato dal Giugno 1961 al Settembre 1964


Mese Anno Numero del motore Prezzi (in Francia)
Giugno 1961 2.202.001 348 NF
Gennaio 1962 2.386.650
Gennaio 1963 2.705.990 353 F
Gennaio 1964 3.041.150

Velosolex 2200 25% de temps gagné en côte


velosolex 2200 25% quicker up hills It's stylish the S 2200


Velosolex 2200 25% de tempo em rampa Chic uma S 2200


Velosolex est fait pour vous !


Tôt ou Tard...Velosolex Essai du Solex 2200


CITROËN HY DE L'USINE VELOSOLEX

Camionnette Citroën HY de l'usine Vélosolex de Corbevoie
Citroën HY van from the Courbevoie Velosolex factory
Vélosolex- Werkslieferwagen, ein Citroën HY, in Courbevoie


IL SOLEX 2200 NELLA MODA PARIGINA





Catherine Deneuve a Saint-Tropez nel 1962 posa davanti ad un Solex 2200 in occasione della presentazione delle collezioni di Christian Dior e Yves Saint-Laurent per la rivista americana “Life Magazine”.

Scatto del celebre fotografo Milton H. Greene (1922 – 1985)


Il SOLEX 2200 NEI MANIFESTI CINEMATOGRAFICIE


Solex 2200 A cause d'elle


PORTFOLIO DEL SOLEX 2200


Janique Aimee sur son solex 2200 Janique Aimee sur son solex 2200


Manfred Mann verkoperklanken van solex
Honor Blackman on a Solex 2200 sylvie vartan sur un solex 2200
Brigitte Bardot sur un solex 2200 Mireille Dac en solex 2200


Il SOLEX 2200 DI DANIEL NEL 1962 A CAUSSADE


Solex 2200 Caussade 14 Enfin Motorisé en Velosolex


AGOSTO 1962

l giovane Daniel Gutierrez (socio di Solex Millenium e del Club Solex Belga a sinistra nella foto che lo ritrae nell’Agosto 1962 in sella al Solex 2200 appena ricevuto per il suo 14° compleanno. Accanto, l’amico Aldo Ferreri, anch’egli proprietario di un Solex 2200.

Foto scattata a Caussade (Tarn & Garonne)


Il Solex S 2200


ESTRATTO "DA CYCLE"- NUMERO 17 DEL SETTEMBRE 1961



“Non è che un piccolo dettaglio, apparentemente insignificante per l’utilizzatore inconsapevole ma tuttavia di grande importanza, pur non trattandosi, almeno a prima vista, che di una leggera modifica esterna.
Da alcune settimane vediamo circolare dei VELOSOLEX con la cuffia, parliamo naturalmente della parte motore ed in particolare della campana del filtro dell’aria di colore nero (e non più in colore argento lucido) contrassegnata dal marchio S 2200.

Detto ciò, tale marchio rappresenta il segno discreto di una evoluzione della ‘bicicletta che va da sola’. E’ noto che VELOSOLEX è sempre stata decisamente contraria alla “novità sensazionale”. Il grande marchio di Courbevoie, dal lancio del primo modello in poi, ha sempre migliorato la sua creazione nei suoi quindici anni di attività. E lo ha sempre fatto senza peraltro ricorrere ad una chiassosa pubblicità, rimanendo fedele ad un progetto e ad una concezione d’utilizzo che hanno fatto il successo del veicolo.

Il cliente di VELOSOLEX ha così la possibilità di ‘seguire’ la sua marca: egli sa bene che ritroverà su ciascun nuovo modello le qualità essenziali del precedente. Ma scoprirà anche un ulteriore vantaggio, nascosto in un meccanismo accuratamente posizionato.
Egli può apprezzare già da un paio d’anni, il sistema di frizione automatica “Compound” ed oggi, ha l’opportunità di avvalersi, senza rendersene conto - a meno di fare delle prove di confronto - dei perfezionamenti tecnici molto modestamente dissimulati nel modello S 2200.



EAccanto, il nuovo Velosolex S 2200 ripreso in strada. 100 chilometri, percorsi ad una media di circa 27 km. all’ora hanno dimostrato sui numerosi pendii della Vallée de Chevreuse le notevoli qualità di scalatore dell’S 2200.


Il nuovo VELOSOLEX è stato denominato S 2200. La sigla del modello è riportata in caratteri bianchi sopra la calotta del filtro dell’aria verniciata in nero. La candela si trova adesso sopra la testata e non più, come in passato, sulla faccia esterna del cilindro.
Questo nuovo modello, che prende il posto del VELOSOLEX 1700, presenta delle novità tecniche che si traducono in:
- notevole aumento della potenza in salita
- ripresa più rapida
- una media generalmente più elevata, frutto dei già accennati vantaggi ma non dalla velocità, che resta sempre volontariamente fissata in 30 chilometri orari.
Inoltre, il motore del VELOSOLEX 2200 è dotato di un efficace dispositivo antidisturbo per la R.T.F.
Pensiamo sia importante segnalare che, a fronte di questi perfezionamenti:
- il prezzo del nuovo VELOSOLEX resta invariato: 348 NF
- nessun aumento nei consumi: 1,3 litri di Solexine per 100 km.
- il suo periodo di garanzia, che è sempre di un anno.
Dal punto di vista teorico, i tecnici della VELOSOLEX, per ottenere un migliore rendimento in potenza del motore, hanno studiato delle soluzioni riguardanti la zona cosiddetta dei ‘regimi intermedi’. Tale zona è precisamente quella nella quale il VELOSOLEX, affrontando un pendio, rallenta, ed ha necessità di mantenere il regime di coppia massima.
Il regime di coppia si trova, nel 2200, aumentato, rispetto ai precedenti modelli, dal 25 al 30% tra i 1700 ed i 3000 giri al minuto; regimi corrispondenti a velocità tra i 14 ed i 25 km. orari.


Possiamo affermare che il VELOSOLEX S 2200 fa guadagnare almeno un 25% di tempo in salita, nonostante tale valore sia, a nostro parere, maggiore, senza che il conducente lo aiuti, pedalando, a sostenere un minore sforzo. Ritardando così il momento di ricorrere ai pedali in caso di forti pendenze.


Sul piano pratico, le prove severe il cui sviluppo riportiamo in queste pagine, con dei veicoli in tutto simili a quelli destinati alla clientela, hanno eloquentemente dimostrato i vantaggi di tale aumento di potenza in salita:

Il VELOSOLEX S 2200, portato da un ciclista del peso di 80 kg. ha affrontato i pendii della Picardie (nei due sensi), dove la salita dei “17 tornanti”, nella vallata di Chevreuse, presenta dei tratti superiori al 7%, senza pedalare e con una media di 20 km orari.

Di questi perfezionamenti abbiamo voluto verificare l’interesse e valutarne la portata.
VELOSOLEX s’è prestato ad esperimenti dei cui risultati parleremo più avanti.
Anzitutto, M. Petiot (direttore di produzione alla VELOSOLEX ha tenuto a focalizzare il problema dal suo punto di vista:


“ La nostra azienda era rimasta ferma, al momento della progettazione intorno al 1942 e, mentre la commercializzazione era resa impossibile per i motivi che ben conoscete, abbiamo voluto restare fedeli alla formula de “la bicicletta che va da sola”.
Avremmo potuto aumentare la velocità del VELOSOLEX. Non l’abbiamo fatto. Abbiamo considerato che, per avere sicurezza ed economicità, per potere essere alla portata di tutti, per conservare il suo indispensabile carattere di utilità, il nostro veicolo non doveva superare i 30 km orari.
L’obiettivo è stato pienamente raggiunto, con una produzione attuale di 1300 unità al giorno; tenendo conto del fatto che il VELOSOLEX costituisce anche una categoria a parte, ci rende orgogliosi, dal lato economico, il non avere modificato il prezzo dal 1954.
Pur non essendoci adagiati mollemente sui nostri allori, c’era tuttavia un limite che non avevamo ancora superato! La velocità di punta è una cosa, quella media è un’altra. E, ben inteso che se la prima resta fissa, la seconda poteva essere migliorata. L’ideale era di ottenere stabilmente i 30 km orari, qualunque fossero il profilo del percorso e la direzione del vento.
Possiamo affermare che con l’S 2200 abbiamo fatto un grande passo verso questo traguardo, dando maggiore potenza alle andature in salita. Non andiamo più veloci in pianura ma ci arrampichiamo più facilmente. ”


Non resta che stabilire un confronto parallelo su strada tra l’>S 2200 ed il 1700, quest’ultimo ancora in vendita all’esordio estivo del suo successore. In effetti, se i calcoli degli ingegneri hanno il loro valore, una prova comparativa sarà molto più eloquente.
Occorrerà che queste prove siano eseguite seriamente e con severità. Diversi fattori fondamentali devono essere presi in considerazione :


1. IL PERCORSO.


Il circuito prescelto presenta circostanze urbane (incolonnamento, fermata agli stop ed ai segnali luminosi, ecc.) nonché su strada, con una discreta quantità di tratti in pianura, di salite e di discese.

Questo è stato l’itinerario adottato:
Tour Eiffel, Porte de Saint-Cloud, Boulogne, salita di Saint-Cloud, salita del Pont-Noir, salita di Picardie, Versailles, Saint-Cyr, Trappes, Rambouillet, Dampierre, salita dei 17 tornanti, salita di Port-Royal, Voisins-le-Bretonneux, la Minière, Satory, Versailles, salita di Picardie, Porte de Saint-Cloud, Tour Eiffel.

Effettuati 100 chilometri, possiamo ottenere tutto ciò che si può desiderare.




2. I PILOTI.


Era conveniente fossero magri e di uguale peso.


3. DENSITA’ DEL TRAFFICO.


Onestamente, la prova, effettuata nella Parigi deserta delle ore più tranquille non ha risentito del confronto che invece caratterizza il momento della piena mattina di un giorno feriale; tuttavia, le condizioni meteorologiche di quel giorno non sono state particolarmente gradevoli: forte vento e strada a tratti bagnata.


PROVA EFFECTTUATA LUNEDÌ 12 GIUGNO 1961


100,5 km. in 3 ore, 44 minuti e 36 secondi media: 26,847 km/h 100,5 km







Ai piedi della Tour-Eiffel,il cronometrista ufficiale, M. Robrieux, dà la partenza dei 100 km. al pilota dell’S 2200 alle ore 07,24.


Ci siamo rivolti ad un cronometrista ufficiale di grandi gare automobilistiche e ciclistiche, M. Robrieux, uomo di cifre, essendo stato incaricato, in questa occasione, di calcolare distanze e svolgere misurazioni.
Noteremo, all’inizio, che la media oraria in salita è sempre stata infinitamente rispettabile:
18 km 881 per la salita dal ponte di Saint-Cloud al Rond-Point de Montretout
25 km 116 per Picardie
19 km 818 per i 17 tornanti
24 km 161 per la Miniére
20 km per il versante versagliese di Picardie (molto più rapido del versante Fausses-Reposes).







La rue Dailly a Saint-Cloud è stata percorsa
facilmente in salita in mezzo ad una intensa
circolazione.







In cima alla salita di Picardie provenendo da Ville d’Avray, l’S 2200 passa davanti al cronometrista ufficiale, M. Robrieux et MM. Madsen, Claude Tillet e Daniel Rebour.


Va da sé che non c’è stata la necessità di utilizzare i pedali e resta fermo il fatto che il pilota ha affrontato queste salite un po’ come un tranquillo ed elegante turista.
Il conducente del 1700 ha mostrato invece una minore disinvoltura, perdendo regolarmente:
-91 secondi a Saint-Cloud
-58 secondi nei 17 tornanti dove ha dovuto pedalare un po’ per non restare irrimediabilmente distanziato
-89 secondi a Port-Royal
-42 secondi alla Minière
-34 secondi in Picardie

Evidentemente, non aveva potuto provare le soddisfazioni del suo collega, e se al termine della prova non si è trovato con altri minuti accumulati è perché le vetture che lo seguivano lo hanno, all’occorrenza, aiutato a ristabilire la situazione.

Riguardo all’S 2200 osserviamo:

Mais en ce qui concerne le S 2200, d'autres observations étaient à faire:
1. Mai, ad eccezione delle discese, la velocità ha superato i 30 km. orari
2. Tutte le salite sono state affrontate senza sforzo e aiuto
3. la media oraria generale, di 26 km 603 all’andata (con vento contrario) era passata a 27 km 638 al ritorno e la media assoluta s’è attestata a 26 km 847.
La dimostrazione era attendibile. Poteva essere considerata come abbastanza sensazionale, sfiorando spesso i 27 km di media lungo un circuito difficile senza mai oltrepassare (ad eccezione di alcuni tratti, qua e là, per un km in discesa) la velocità di 30 km orari.


solex 2200 en forêt de Rambouillet




Poco prima di arrivare a Rambouillet, all’ingresso del magnifico viale che a destra rasenta la foresta.

Ma in quale misura è stata rispettata la norma relativa al consumo di carburante?
Nous allions, bien sûr, le savoir en allant à Longchamp.
Per verificarlo, siamo andati a Longchamp.
Là, per cinque giri (quindi 18 km), il consumo sui 100 km è stato nell’ordine di 1 litro 346.
Sarebbe un’ulteriore prova, del resto prevedibile, che non abbiamo avuto a che fare con un veicolo “elaborato” per l’occasione
Si sa, inoltre, ed è sempre bene ricordarlo, che il VELOSOLEX è da tempo dotato di un eccellente sistema di frenatura. Quale migliore occasione per accertarne la funzionalità. Quattro tentativi, alla massima velocità, hanno permesso di rilevare le seguenti distanze: 4,12 m, 4,40 m, 3,70 m, 4,20 m.
Il 2200 è, prove alla mano, una riuscita novità.
Aggiungiamo, ancora, che è sempre molto silenzioso, qualità tutt’altro che trascurabile in un mondo frastornato dal rumore. Le principali caratteristiche del VELOSOLEX non hanno peraltro subito modifiche sostanziali;
le ricordiamo come promemoria:
motore due tempi, 49 cm3, a doppia azione, e frizione automatica; la trasmissione avviene mediante rullo che aziona la ruota anteriore, avviamento e accensione delle luci (che funzionano anche a veicolo fermo) per mezzo di volano magnete; carburatore speciale Solex, senza vaschetta né galleggiante e perforazione, totalmente impermeabile. Il consumo di Solexine è molto economico: 1 l. 300 per 100 km.
La parte ciclistica non ha avuto modifiche: il VELOSOLEX ha sempre lo stesso telaio aperto con un peso in marcia di kg 28,300, pneumatici ‘ballons’ da 19 x 1,75 e due freni a pattino su ogni ruota.

Concludiamo con un’ultimo dato riguardo la diffusione:
più di 2.500.000 VELOSOLEX sono entrati in servizio a partire dall’inizio della produzione in serie nel 1946, e dalle sole officine francesi di Courbevoie, Arras e Tours escono più di 1300 veicoli al giorno.


Solex 2200 a la tour Eiffel




All’arrivo, pilota e macchina naturalmente in perfetto ordine!
Chilometri percorsi: 97


FOTOGALLERIA DEL SOLEX 2200


Enfants sur un Solex 2200


Mon beau Solex 2200


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